Preparazione
8
minuti
Cottura
30
minuti
Tempo totale
38
minuti
I dolci con la farina di castagne venivano fatti soprattutto nelle zone montanare d'italia, nelle quali un tempo le castagne venivano usate molto più di adesso come base e sostentamento dell'alimentazione quotidiana, poiché facilmente reperibili anche nei mesi autunnali o più freddi e per il contenuto energetico e di nutrienti che le rendono quasi equiparabili alle farine come composizione e adesso saporito e insolito ingrediente da trasformare in paste, gnocchi, pani, frittelle e dolci. Il loro sapore naturalmente dolce infatti permette con pochi e poveri ingredienti di realizzare un dolce semplice ma golosissimo, sano e veloce. La versione toscana del castagnaccio quindi per la sua origine verace e tradizionale non contiene altro zucchero che quello già presente nei fruitti amidacei di cui è composto. La mia versione preferita è quella tratta dal vero libro della cucina fiorentina di Paolo Petroni, arricchita a mio gusto da una grattugiata aromatica di scorza d'arancia.
Porre in una ciotolina l'uvetta e ricoprirla di acqua a temperatura ambiente o tiepida per ammollarla mentre prepariamo la base del castagnaccio.
Setacciare la farina dolce di castagne attraverso uns etaccio a maglie fini per farine, in una zuppiera capiente, e diluirla con tanta acqua fredda (occorrerà circa mezzo litro) fino a ottenere una pastella piuttosto liquida e liscia senza grumi.
Aggiungere due cucchiaiate di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale e l’uvetta precedentemente ammollata in acqua tiepida.
Mescolare ancora con la frusta e poi versare tutto l’impasto semiliquido in una tortiera tonda o rettangolare ben unta d’olio sul fondo e le pareti, la teglia di dimensioni tali che il castagnaccio versato risulti alto circa 1centimetro. (E’ un dolce che, non contenendo lieviti o altri ingredienti che ne cambiano la dimensione, ovviamente non lievita quindi come lo mettiamo è come rimane anche una volta cotto .)
Cospargere la superficie con i pinoli, le noci spezzettate e qualche foglia di rosmarino. A me piace aggiungere qualche scorzina d’arancia grattugiata evitando la parte bianca amara, ovviamente non trattata e possibilmente biologica, in modo sparso qua e là tra gli aghetti di ramerino i pinoli le noci e l'uvetta.
Appena prima di metterlo in forno irrorare sulla superficie due sottili giri d’olio (2 cucchiai)
Cuocere in forno caldo per circa 30minuti e come da tradizione la prova più autentica della sua cottura ottimale è quando la superficie diventa bella abbronzata, croccante e screpolata
Questo è la mia versione di Castagnaccio toscano preferita e la ricetta del cuore da sempre, tratta dal vero libro della cucina fiorentina di P.Petroni cardine e certezza di ogni famiglia fiorentina e toscana. Si mangia così, appena appena raffreddato, per la sua versatilità, e non essendo eccessivamente stucchevole e dolce data l'assenza di zuccheri aggiunti alla farina base, costituisce un'ottima merenda a qualsiasi ora del giorno, perfetto da gustare magari davanti a un caminetto acceso!
Calorie
19% del fabbisogno giornalieroCarboidrati
16% del fabbisogno giornalieroProteine
11% del fabbisogno giornalieroGrassi
20% del fabbisogno giornalieroAccedi per commentare la ricetta